Ultras Verona, un pezzo di storia
Della Sud di Verona si è detto tutto e il contrario di tutto.
Prima le Brigate (forse, insieme al CUCS Roma, il più famoso gruppo Ultras di tutti i tempi), poi il loro scioglimento (associazione a delinquere!), poi il “tifo all’inglese” (copiato da tutt’Italia indistintamente), e poi le scorribande in tutti gli stadi.
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Il razzismo, gli striscioni politically uncorrect, i cori contro i morti e contro tutti. Amati e odiati i veronesi, ma tutti ne hanno subìto il fascino e ogni tifoseria dura vorrebbe confrontarsi con loro.
Nel bene e nel male: unici e inimitabili, un mito intramontabile.
E non ho voluto accostarmi a loro col classico disegno a croce o squadrato, ho scelto una via inusuale, con la mente a quando le Brigate erano ancora vive e vegete e quando il Verona (si chiamava così, poi è uscito l’Hellas) vinceva lo scudetto.
Un logo, quello degli Anni ‘80, troppo bello e troppo evocativo di sogni d’infanzia per non essere utilizzato, e un ULTRAS VERONA che sia un compendio di tutta la Curva e di tutta la storia di questo mito che sono i gialloblù scaligeri.