Agguato alla dirigenza del Gela Calcio
Un brutto episodio di violenza, uno di quelli che a nostro avviso vedono sconfitto tutto il movimento ultras e la cultura di cui è portatore, ha segnato ieri la trasferta del Gela Calcio in terra calabrese per il match contro il Vibo Valentia.
Il pulmino 9 posti su cui viaggiavano alcuni dirigenti siciliani, di ritorno da Roccella Jonica, è stato preso d’assalto da parte di alcune decine di tifosi dell’Acireale, nei pressi dell’imbarco di Villa San Giovanni
Una vera e propria imboscata premeditata. Dopo aver bloccato il pulmino e averlo accerchiato, sono state aperte le porte e nonostante all’interno oltre ai dirigenti si trovassero due bambini, gli aggressori armati di bastoni hanno distrutto i vetri e colpito il conducente e il presidente del Gela.
La polizia intervenuta a fatto avvenuto, ha poi provveduto a scortare il pullman della squadra, mezzo sul quale hanno trovato posto anche gli occupanti del pulmino distrutto, fino a dopo Catania.
Di seguito il comunicato diffuso dalla società biancazzurra sulla propria pagina facebook
“Davanti a tale violenza non potevamo di certo tacere.
La notte, invece, porta consiglio ed è per tale ragione che abbiamo atteso diverse ore prima di esprimere la nostra ferma condanna davanti a certi episodi.
Abbiamo fatto sbollire la rabbia prima di esprimere un giudizio frettoloso e che, per l’appunto, poteva essere dettato dalla rabbia. A mente serena, cosi, e non per fare del vittimismo e nemmeno per puntare il dito contro qualcuno, sentiamo tuttavia il DOVERE di condannare con fermezza il vile assalto compiuto ieri sera nei pressi di Villa San Giovanni ai danni della dirigenza biancazzurra da parte di un nutrito gruppo di ultras dell’Acireale.
Una violenza inaudita che ha devastato il pulmino su cui viaggiava il presidente ed altri componenti del club gelese, che ha comportato il ferimento del conducente e che, considerata la presenza anche di alcuni adolescenti a bordo, poteva trasformarsi in ben altro. Un agguato in piena regola, spropositato e premeditato, con tanto di spranghe e quant’altro.
Una violenza che nulla c’entra con quella rivalità calcistica fatta da semplici sfottò e cori. Una tranquilla domenica di sport che si sarebbe conclusa con il peso di una sconfitta immeritata a Vibo ma anche con la consapevolezza di aver ricevuto un trattamento davvero ospitale e gentile da parte della dirigenza calabrese.
Una domenica, invece, che è terminata con il pessimo ricordo di gente che con lo sport non ha nulla a che vedere e con la decisione, ferma e irrevocabile, di presentare nelle prossime ore un dossier agli organi competenti affinché venga fatta luce su quanto accaduto con la speranza che vengano al più presto presi seri provvedimenti e che tali episodi non accadano mai più”.