Torna la Festa della Dea
La Festa della Dea ritorna dopo due anni di voluta inattività. E’ una grande notizia per tutto il popolo bergamasco, ma anche per tutto il movimento ultras che ha sempre guardato con ammirazione e rispetto ad uno spettacolare evento di aggregazione e volontariato, organizzato e cresciuto esponenzialmente in 14 edizioni.
Una festa che da sempre aveva raccolto, oltre alla passione degli ultras, la convinta partecipazione di famiglie con bambini, gruppi di amici – anche tifosi di altre squadre – e che ora arriva a suggellare una stagione davvero felice per il popolo nerazzurro che è tornato a calcare le curve europee e che ora è pronto a mettersi in mostra nella cornice di Orio al Serio per la consueta kermesse lunga una settimana fatta di ospiti, appuntamenti con vecchie glorie e tifoserie amiche, spettacoli e volontariato. Al momento non sono ancora state diramate le date ufficiali che potrebbero variare a seconda degli impegni calcistici della società, in vista dei possibili preliminari dell’Europa League
La festa della Dea si era fermata per volere della stessa Curva Pisani in segno di rispetto e per i valori in cui credono e per protesta verso un clima insostenibile, fomentato in primis da certa stampa, come l’Eco di Bergamo, che aveva fatto della guerra mediatica al Bocia Galimberti e agli ultras locali, un segno distintivo.
Così scriveva in un comunicato al curva atalantina nel maggio 2016: “Anni difficili, vissuti intensamente, spesso con il coltello puntato alla schiena. Anni in cui solamente una grande, forte passione per l’Atalanta, ci ha permesso di continuare a vivere e coltivare quell’ideale tanto amato del tifo, dell’essere Ultras, dell’amicizia vera di un gruppo! Gruppo decimato in questi anni dalla repressione crescente, gruppo attaccato da più fronti, gruppo a volte lasciato solo anche dal resto della tifoseria, fuori da soli a combattere, fuori dalla nostra casa, la Curva Nord. In pochi si sono interessati su quello che stava accadendo, tutti con la testa bassa ad accettare passivamente quello che capitava, perché in tanti ci hanno detto “L’Atalanta viene prima di tutto”. Veramente qualcuno pensa che sia necessario ricordare a noi quanto sia importante l’Atalanta nella nostra vita? Per noi l’Atalanta è il suo popolo e Bergamo la sua culla“.
Il ritorno di questo grande momento aggregativo è una buona notizia per tutto il movimento ultras, atalantino e non solo.