Bella lettera dedicata al Bocia
Mi ritrovo con disgusto a scrivere queste due righe. Premetto che conosco Claudio da quando aveva 14 anni, a Lisbona senza carta d’identità nel bagagliaio del pullman, secoli fa.
Su certi argomenti mi sono trovato d’accordo con lui su alcune scelte fatte negli anni meno, e ne abbiamo parlato in alcune occasioni. Il mio disgusto va verso i codardi che hanno vomitato il loro odio represso per insultare e giudicarlo, senza conoscere la persona o i fatti.
Sicuramente la storia della porchetta è stata una caxxata, poteva risparmiarsela ma dopo la Festa l’ho visto carichissimo ( nonostante la disgrazia di Giorgio) e voglioso nel scontare al più presto il suo maledetto art.9 ( applicato non in tutta Italia ma solo a Bergamo) e rientrare in Nord per spingere il tifo al massimo.
L’ho rivisto qualche giorno dopo la diffida di 5 anni e ho trovato un ragazzo deluso e rabbioso, un leone in gabbia, perchè un provvedimento del genere ti spacca la vita. 5 anni ancora senza Atalanta, 5 anni tutte le domeniche a firmare 3 (!!) volte in Questura e un aspetto che pochi sanno il divieto anche di giocare nella sua squadra di quartiere, il Redona, essendo nella diffida il divieto a partecipare a QUALSIASI manifestazione sportiva, anche il torneo di bocce al circolo anziani di suo zio.
Non voglio dilungarmi perchè non sono uno a cui piace scrivere, soprattutto in queste situazioni, concludo chiedendo ai suoi amici di stargli vicino e alla Curva di non farsi dividere da chi ci vuole morti e di ragionare con la propria testa.
A tutti quelli che si sono eretti a giudicanti, sciacquatevi la bocca prima di parlare e sparlare del Claudio, lui almeno ha avuto sempre il coraggio di fare e di sbagliare, a differenza di chi da una poltrona di casa si sente sopra tutti.
MASSIMO, DA 35 ANNI, ORGOGLIOSAMENTE IN CURVA NORD