Cori contro Paparelli, il figlio sbotta: “Querelo tutti”
È successo di nuovo. Ad una rimpatriata dei “vecchi” ultras della Curva Sud di Roma sono stati girati dei video dove ritraggono dei tifosi romanisti intonare cori canzonanti, offensivi e provocatori sulla morte di Vincenzo Paparelli del 28 ottobre 1979, ucciso da un razzo lanciato dalla curva giallorossa.
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Gabriele, il figlio, non ci sta, ecco le sue parole: “Sono 35 anni che la mia famiglia ed io stiamo zitti, ora basta. Questi “tifosi” non si possono nemmeno nascondere dietro lo scudo della goliardia o del bicchierino di troppo, perché le persone che hanno cantato quel coro sono tutte grandi e vaccinate, forse piace loro l’appellativo di curva che insulta i morti. Uno dei “colpevoli” mi ha anche scritto, per scusarsi, ma io ho rifiutate le scuse. Ora che abbiamo nomi, cognomi e facce, passeremo per vie legali, querelando tutti“.