Le brevi della settimana
L’estate degli ultras italiani, lontani dai mondiali di calcio, si snoda da qualche anno ancora e sempre tra feste e raduni che rinsaldano le radici (a Pontedera, a Fasano, a Cosenza, a Reggio Emilia e in mille altre situazioni) ma soprattutto protagonisti non volenti di nuovi ruoli assurdi che costringono i tifosi a diventare esperti di fideiussioni, conti economici, iscrizioni, campionati in bilico, presidenti inadeguati.
Cominciamo da Bari dove la squadra non è certa di iscriversi al prossimo campionato di Serie B, con tifoseria locale ha fatto sentire la voce contro il presidente Giancaspro con vari striscioni
che chiedono agli imprenditori della città di salvare la Bari calcio e con il sindaco Antonio Decaro impegnato a sensibilizzare imprenditori locali interessati.
I SEGUACI della NORD hanno espresso il loro pensiero con un comunicato (…) “Qualcuno crede di tenerci sulle spine, Ma ha a che fare con un popolo che ha la schiena dritta e la pelle dura. Non ci chiediamo cosa e chi spinga questo qualcuno a giocare coi sentimenti della tifoseria; sappiamo solo che nemmeno il peggiore dei masochisti arriverebbe ad assumere tali atteggiamenti. E noi, a prescindere dall’epilogo di questa commedia di bassa lega, non lo dimenticheremo mai. Perchè siamo marmo contro palude, vita contro la morte, passione contro interessi. Noi…siamo i baresi”.
A MASSA gli ultras locali sono addirittura arrivati ad assumere la reale proprietà della Massese US 1919 e ora stanno cercando di smuovere gli imprenditori locali per costruire la squadra
(…)“Come prima cosa vogliamo ringraziare i gruppi “Massa Kaos” e “Legione Cybea” che di fatto hanno “salvato” la Massese. Non eravamo convinti dei signori che ci hanno preceduto, abbiamo pazientato ma poi era evidente che questi non davano un minimo di garanzia e quindi ci siamo presi l’arduo impegno di sostituirli. Oggi grazie all’ex presidente Turba possiamo iscriverci e lo faremo proprio questo pomeriggio, non so se la precedente gestione ne avrebbe avuto la possibilità. Turba ha motivato la sua uscita di scena dicendo che all’età di 74 anni non ne ha più voglia, ma che per qualsiasi cosa sarà presente: lo ha subito dimostrato tirando fuori i 50.000€ necessari per l’iscrizione.
A BERGAMO dove è tornata dopo due anni di assenza la Festa della DEA, tra presentazioni della squadra, ospiti della storia atalantina si è parlato con i tifosi della Sampdoria e anche del Brescia di Daspo e normative riguardanti la vita di curva alla presenza di Vito Crimi sottosegretario al governo per i M5S e l’avvocato Massimo Lombardi di La Spezia.
A VIAREGGIO gli ultras locali hanno ricordato Lele e Nicola con un torneo di calcetto con ultras ospiti dalle tifoserie amiche di Alessandria, Pisa, Bologna, Tolone e Grosseto.
A MILANO la situazione societaria in pieno fermento e così si muovono anche gli ultras con un comunicato (…) Vogliamo con queste righe chiarire la nostra posizione a fronte degli avvenimenti delle ultime settimane. Non siamo economisti o esperti di finanza, noi siamo ultras e in quanto tali, abbiamo a cuore le vicende del nostro Milan. Chiediamo solo rispetto e impegno verso questa Maglia“
Invece a CHIETI gli ultras Ottantanove Mai Domi hanno esposto uno striscione che protesta per il cambio di nome della locale università da D’annunzio a Università dell’Adriatico Chieti-Pescara.