“A seguito della riunione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive connotate da alti profili di rischio, sono rinviati alle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ai fini dell’individuazione di misure di rigore” è stato invitato il Prefetto di Genova a vietare la vendita dei biglietti ai residenti della regione Veneto, anche a quelli fidelizzati. Con buona pace della famigerata, inutile, sciocca, distruttiva, Tessera del Tifoso, che secondo i piani e le promesse, avrebbe permesso trasferte libere e garantite.
Quindi chi in possesso di regolare biglietto verrà rimborsato. Ma la festa non si terrà. Perchè? Forse per via dei tafferugli di 20 tifosi veronesi contro altrettanti romanisti la domenica precedente? Quindi il divieto di trasferta si trasforma da preventivo a punitivo.
Riportiamo di seguito il comunicato dei FIERI FOSSATO della Doria, che meglio di tanti altri spiegano postato d’animo conseguente da questa assurda decisione.
“Avremmo voluto regalare ai fratelli Veronesi e a tutti i Sampdoriani una grande festa, per celebrare il meraviglioso gemellaggio che ci lega, ma purtroppo, con tanta rabbia e delusione, annunciamo che non ci sarà nessuna festa, in quanto mancherà l’invitato principale.
Si tratta dell’ennesima porcheria di un sistema alla deriva:
Il divieto di seguire la propria squadra in trasferta a Genova, imposto ai nostri Fratelli Gialloblù, è semplicemente vergognoso.
Anche i sassi sono a conoscenza del gemellaggio che ci lega da più di trent’anni, nato con i nostri padri, e che abbiamo intenzione di trasmettere ai nostri figli.
Impedire a MIGLIAIA di persone, di entrambe le tifoserie, di vivere questa giornata di FESTA è veramente un gesto incomprensibile, nei contenuti e nella forma, perché quello che vogliono evitare in realtà non è la presenza dei tifosi scaligeri nel settore ospiti bensì il contorno: il pre ed il post partita, con tutto ciò che ne consegue:
Per questo motivo chiediamo a tutti i tifosi Sampdoriani di portare allo stadio una sciarpa o un vessillo gialloblu, sia per esprimere solidarietà ai Fratelli Veronesi sia per riempire gli spalti con quei colori che qualcuno ha voluto arbitrariamente tenere fuori”.
PER SEMPRE GIALLOBLUCERCHIATI!
BUTEI NON MOLLATE!