Sfogo e riflessione di un tifoso dopo Juve-Fiorentina
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un tifoso in seguito al post sul trattamento dei tifosi Viola a Torino, sempre sulla partita Juventus – Fiorentina di Coppa Italia.
Serata fantastica, settimana fantastica, da qualche giorno per strada si riconoscono distintamente i tifosi viola, durante tempeste di vento e terremoti, hanno sempre 32 denti in mostra.
Ma un pelo nell’uovo lo trovo io e non riguarda la nostra piccola identità di “provinciale” ma bensì quella di uno squadrone conosciuto in tutto il mondo che vende maglie ovunque, beh incredibile ma vero questa multinazionale del pallone non riesce a gestire l'”esodone” di ben 1800 persone e non ne sa calcolare i tempi di entrata allo stadio.
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Non solo giovedì sera siamo arrivati allo stadio alle 20:30 ma ci siamo trovati davanti ad un vero e proprio disordine: pullman ospiti in coda, tifosi di casa che tranquillamente attraversano tra i pullman ritardando ancora l’entrata e celerini in bella mostra fermi come statue di cera contenti di ricevere “giusti” insulti da dentro i pullman.
Ma non finisce qui; per entrare nel primo anello ci sono 2 porte aperte di 50 cm, tifosi in ritardo che vogliono entrare per godersi almeno l’inizio (30 euro il costo del biglietto), si crea la calca, anche un undicenne ci arriva, tra furia e inciviltà, che ci sta sempre, ci rimettono quelli che le TV spacciavano come spariti dai campi di pallone, cioè i bambini… e io vi guro che ne ho visti tanti a Torino e ne vedo tanti in curva Fiesole.
Ma varcato quell’ingresso ancora c’è lo sveglio steward di turno che ti chiede solo l’accendino e ti fa togliere l’asta della bandiera. Poi potresti avere il tritolo ma da me si dice “chissene”.
Poi il tanto rinomato tornello che ha ristabilito l’ordine pubblico fuori dallo stadio, vedi Roma in Coppa Italia, altra calca: perché?! Come farsi mancare il bloccaggio di uno dei tornelli?!
La squadra provinciale saremo anche noi viola, ma l’umanità è altro e il rispetto va dato anche agli ultras che spendono fior di quattrini per le loro passioni…
Comunque concludendo il pelo nell’uovo l’ho trovato ma anche 4 motivi di vanto e di gloria: a Firenze i bambini vanno allo stadio, sono entrato in tempo per la prodezza di Salah, abbiamo vinto al battaglia e con grande soddisfazione non ho consegnato l’accendino allo steward.