Tifo reportage: La Fiesole dura un tempo, gli Empolesi combattivi come la squadra
Più di 30mila persone al Franchi per il derby dell’Arno, che oltre alla consueta presenza viola, abbastanza alta per la media-spettatori italiana, vede anche un numero di ospiti non indifferente per una realtà come Empoli, più di 1500 i supporters azzurri arrivati a Firenze.
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La Fiesole era ai posti di combattimento ben prima dell’inizio della partita, mentre per quanto riguarda Desperados & co. hanno potuto stendere il proprio striscione non prima di 20 minuti dall’inizio della partita, probabilmente arrivati di corsa causa la pessima gestione delle navette da Santa Maria Novella al Franchi.
Subito la Fiesole si esibisce con gli usuali cori contro i rivali azzurri: “Empolese pezzo di merda” “schiavi di Firenze“. La reazione biancoazzurra non si lascia attendere con cori non continui ma che coinvolgevano la maggior parte dello spicchietto. La Fiesole prova a spingere la squadra nel primo tempo, a fasi altalenanti, ma nella curva i cori non sono omogeneamente distribuiti, infatti potremmo disegnare un rettangolo con base, che va dal gruppo “Tucano” al 7Bello, ed altezza di 10-15 file, per delimitare le zone dove il canto è costante, nel resto della curva ci si lascia trascinare dall’andamento della partita. Il primo tempo si conclude con l’entusiasmo viola per il momentaneo vantaggio, con un susseguirsi di cori di festa.
Nel secondo tempo cambia la musica. La Viola parte con l’accelleratore premuto, e così anche la Fiesole, ma la fiamma resta accesa giusto per 10 minuti, fino al pareggio azzurro. Da quel momento in poi la Curva Viola canta solo nella fascia centrale, mentre il resto si lascia trasportare dalla delusione che saliva.
Al contrario gli empolesi tirano fuori il proprio orgoglio cantando quasi tutti e costantemente. Alla fine si concedono di ricevere le maglie dai tifosi, e di festeggiare per una giornata che ha sapore di impresa, sia sul campo che sugli spalti.