Ultras Tito Cucchiaroni: Liberi di Tifare
“Liberi di Tifare” è il titolo del dibattito organizzato dagli Ultras Tito Cucchiaroni lo scorso 5 maggio a Villa Croce come antipasto alla festa dei tifosi blucerchiati che si tiene in questo fine settimana.
Deve a nostro avviso anche costituire una speranza che tutti quelli che hanno a cuore il movimento ultras e l’aggregazione nelle curve come elemento sociale positivo, debbono avere.
Prendendo spunto dal famoso Manifesto del Movimento Ultras del dicembre 2003, nella presentazione si sono esposti i punti ineludibili a cui ogni tifoseria dovrebbe poter ambire. Iniziative come quella intrapresa dagli Ultras Cucchiaroni della Doria, volte a far tornare negli stadi gli strumenti del tifo della tradizione che hanno reso le curve italiane un modello di tifo, sono a nostro avviso da sostenere, condividere oltre gli steccati dei colori e degli schieramenti.
Un movimento di pensiero coeso, combinato con le figure del nuovo governo, potrebbe finalmente avere come risultato quello di aprire un dibattito costruttivo che porti al superamento di quegli strumenti di repressione che si sono accaniti bel oltre il pensabile, arrivando a mortificare non solo l’accesso, la fruizione e la partecipazione, con stadi semi-deserti in ogni categoria e in controtendenza con l’estero, ma anche il calore, la portata del tifo e lo spettacolo, che guarda caso è quello che cercano insistentemente le TV.
Le stesse TV che chiedono alle società all’estero di sistemare i tifosi ospiti nello spicchio di curva a favore di telecamere, perchè si possa vedere in tv la partecipazione. Fateci caso se in Italia si abbiano certe accortezze, pensate dove vengono sistemati i tifosi ospiti a Marassi, a Verona, Milano e all’effetto che faccia vedere quegli spazi spogli.
In punti schematici dell’incontro, al quale hanno preso parte politici, tifoserie di Atalanta, Brescia, Parma , Sampdoria, Lorenzo Contucci, Cristiano Militello, Evaristo Beccalossi e lo SLO della società Sampdoria, possono essere così riassunti:
– rivogliamo la nostra domenica (alle 15.00): no al calcio spezzatino per dare maggiore regolarità al campionato e favorire il tifoso – lavoratore;
– no allo stadio – centro commerciale;
– no al caro prezzi;
– introduzione regole UEFA e organi di controllo che verifichino i bilanci in attivo;
– riduzione degli ingaggi dei calciatori sino al massimo del 50% del fatturato della società;
– introduzione contratto collettivo per la pay tv;
– riapplicazione della norma che destina una percentuale del fatturato delle società al settore giovanile;
– abolizione arresto in flagranza differita (anticostituzionale)
– daspo solo in seguito a una condanna definitiva;
– reintroduzione in vendita biglietti il giorno della partita;
– reintroduzione treni speciali;
– no alle sanzioni per il possesso di artifici pirotecnici ma solo per l’uso pericoloso;
– no restrizioni alle libertà di movimento dei tifosi;
– codice identificativo sulla divisa e casco delle forze dell’ordine;
A questo link il resoconto di chi era presente alla conferenza.